BIBLIOTHECA AUGUSTANA

 

 

           
 

Odeion virtuale

Francesco Landini (ca. 1335 - 1397)

   
   

 

 

 

 

 

 

Ballate e madrigali

 

 

 
   

 

 

 
     

 

 

Amor, ch'al tuo sugetto omai da' lena

ballata

Amor, ch'al tuo sugetto omai da' lena.

sotto tuo giogo vivo sanza pena.

E così vo' contento sempre stare.

po' che m'ha' fatto servo a questa dea.

ch'a nulla cosa si può aguagliare.

Tal la produsse chi tutto potea.

per che tutta virtù in lei si crea.

Oh felice cui leghi a tal catena!

Melodia (mp3, ca. 365 kb)

 

 

Angelica biltà venut'è in terra

ballata

Angelica biltà venut'è in terra.

Dunque ciascun, c'ama veder belleçça.

Virtù, atti veçosi e legiadria.

Vengha veder costei, che sol vagheça.

Arà di lei, com'á l'alma mia.

Ma non credo con pace tanta guerra

Melodia (mp3, ca. 411 kb)

Partitura

 

 

Chi più le vuol saper, quel men le sa

ballata

Chi più le vuol saper, quel men le sa.

Colui sa poco, 'l qual crede potere

alcun bocon aver già ma' perfetto.

Dunque stolt'è qual uom vede 'l piacere

e nol prende, per dire: - Il vo' più netto -.

ché rado un dolce caso tornerà.

Melodia (mp3, ca. 411 kb)

 

 

Ecco la primavera

ballata

Ecco la primavera

che 'l cor fa rallegrare;

temp'è da 'nnamorare

e star con lieta cera.

No' vegiam l'aria e 'l tempo

che pur chiama allegreza;

in questo vago tempo

ogni cosa ha vagheza.

L'erbe con gran frescheza

e fiori copron prati

e gli alberi adornati

sono in simil manera.

Melodia (mp3, ca. 184 kb)

Partitura

 

 

L'alma mie piang' e mai non può aver pace

ballata

L'alma mie piange e mai non può aver pace.

da po' che tolto m'hai.

donna, 'l vago mirar di ch'i' 'nfiammai.

Fu di tanto piacer la dolce vista.

ch'innamorai nel tuo primo guardare.

sperando aver la grazia, che s'aquista

ispesse volte per virtù d'amare.

Or veggio la speranza mia mancare.

ché 'l viso non mi fai

che tu solevi: ond'io sto in pene e in guai.

Melodia (mp3, ca. 381 kb)

 

 

Fa metter bando e comandar Amore

madrigal

Fa metter bando e comandar Amore

a ciaschedun'amanza over amante.

celato 'l tenga in fatti ed in sembiante;

e che niun si rimanga d'amare

perch'a lui non ne paia esser cambiato.

ch'Amor vuol che chi ama sia amato;

e che niun amante si disperi

per lung'amar, ché, giugnendo a l'effetto.

ogni suo pena tornerà in diletto.

sappiendo chi farà contra la legge

sarà privato, se non si corregge.

Melodia (mp3, ca. 354 kb)

 

 

Sï dolce non sonò col lir' Orfeo

madrigal

Sì dolce non sonò con lira Orfeo

quando a sé trasse fiere, uccelli e boschi.

d'Amor cantando, d'infante e di deo.

come lo gallo mio di fuor da' boschi

con nota tale, che già ma' udita

non fu da Filomena in verdi boschi.

Né più Febo cantò, quando schernita

da Marsia fu suo tibia in folti boschi.

dove, vincendo, lo spogliò di vita.

Di Tebe avanza 'l chiudente Anfione;

effetto fa 'l contrario del Gorgone.

Melodia (mp3, ca. 480 kb)