BIBLIOTHECA AUGUSTANA

 

Caterina da Siena

1347 - 1380

 

Libro della divina dottrina

volgarmente detto

Dialogo della divina provvidenza

 

1375

 

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Capitolo XXVIII

 

Come questo ponte è murato di pietre,

le quali significano le vere e reali virtú, e come in sul ponte

è una bottiga, dove si dá el cibo a' viandanti;

e come chi tiene per lo ponte va ad vita, ma chi tiene di sotto

per lo fiume, va ad perdizione e ad morte.

 

Questo ponte si ha le pietre murate acciò che, venendo la piova, non impedisca l'andatore. Sai quali pietre sonno queste? sonno le pietre delle vere e reali virtú. Le quali pietre non erano murate innanzi alla passione di questo mio Figliuolo, e però erano impediti che neuno poteva giognere al termine suo, quantunque essi andassero per la via delle virtú. Non era ancora diserrato el cielo con la chiave del Sangue, e la piova della giustizia non gli lassava passare.

Ma, poi che le pietre furono facte e fabricate sopra el Corpo del Verbo del dolce mio Figliuolo (di cui Io t'ho decto che è ponte), egli le mura e intride la calcina, per murarle, col Sangue suo; cioè che 'l Sangue è intriso con la calcina della Deitá e con la forza e fuoco della caritá.

Con la potenzia mia murate sonno le pietre delle virtú sopra lui medesimo, però che neuna virtú è che non sia provata in lui, e da lui hanno vita tucte le virtú. E però veruno può avere virtú, che dia vita di grazia, se non da lui, cioè seguitando le vestigie e la doctrina sua. Egli ha maturate le virtú, ed egli l'ha piantate come pietre vive, murate col Sangue suo, acciò che ogni fedele possa andare expeditamente e senza veruno timore servile [53] di piova della divina giustizia, perché è ricoperto con misericordia. La quale misericordia discese di cielo nella Incarnazione di questo mio Figliuolo. Con che s'aperse? con la chiave del sangue suo.

Sí che vedi che 'l ponte è murato, ed è ricoperto con la misericordia, e su v'è la bottiga del giardino della sancta Chiesa, la quale tiene e ministra el Pane della vita, e dá bere il Sangue, acciò ch'e' viandanti peregrini delle mie creature, stanchi, non vengano meno nella via. E per questo ha ordinato la mia caritá che vi sia ministrato el Sangue e 'l Corpo de l'unigenito mio Figliuolo tucto Dio e tucto uomo.

E passato el ponte, si giogne a la porta, la quale porta è esso ponte, per la quale tucti vi conviene intrare. E però disse Egli: «Io so' via, veritá e vita. Chi va per me non va per la tenebre, ma per la luce». E in uno altro luogo disse la mia Veritá: che neuno poteva venire a me, se non per lui; e cosí è la veritá.

E, se bene ti ricorda, cosí ti dixi e mostrato te l'ho, volendoti fare vedere la via. Unde, se Egli dice che è via, egli è la veritá. E giá te l'ho mostrato che Egli è via in forma d'uno ponte. E dice che è veritá, e cosí è, perciò che Egli è unito con meco che so' veritá, e chi el séguita va per la veritá. Ed è vita; e chi séguita questa vita riceve la vita della grazia e non può perire di fame, perché la Veritá vi s'è facto cibo.

Né può cadere in tenebre, perché Egli è luce, privato della bugia: anco con la veritá confuse e destrusse la bugia del dimonio, la quale elli dixe ad Eva. La quale bugia ruppe la strada del cielo; e la Veritá l'ha racconcia e murata col Sangue. Quegli che seguiranno questa via sonno figliuoli della Veritá, perché seguitano la Veritá, e passano per la porta della Veritá, e truovansi in me unito con la porta e via del mio Figliuolo, Veritá etterna, mare pacifico. Ma chi non tiene per questa via, tiene di sotto per lo fiume, la quale è via non posta con pietre, ma con acqua. E perché l'acqua non ha ritegno veruno, nessuno vi può andare che non annieghi. Cosí sonno facti e' dilecti e gli stati del mondo. E perché l'affecto non è posto sopra [54] la pietra, ma è posto con disordinato amore nelle creature e nelle cose create, amandole e tenendole fuore di me, ed elle sonno facte come l'acqua che continuamente corre; cosí corre l'uomo come elleno, benché a lui pare che corrano le cose create che egli ama, ed egli è pur elli che continuamente corre verso il termine della morte. Vorrebbe tenere sé, cioè la vita sua e le cose che egli ama, che non corrissero venendoli meno o per la morte che egli lassi loro, o per mia dispensazione che le cose create sieno tolte dinanzi alle creature. Costoro seguitano la bugia tenendo per la via della bugia, e sonno figliuoli del dimonio, el quale è padre delle bugie. E perché passano per la porta della bugia, ricevono etterna dannazione.

Sí che vedi ch'Io t'ho mostrata la veritá e mostrata la bugia: cioè la via mia che è veritá e quella del dimonio che è bugia.