BIBLIOTHECA AUGUSTANA

 

Tommaso Campanella

1568 - 1639

 

Lettere

 

1635

 

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Ill. Rev. Sig. P. Osser.

 

Alli 9 di Febbrajo parlai al re Cristianissimo con tanto suo gusto e mio che non si può credere. Ammirai in tanta maestà una somma umiltà con mansuetudine. Mi si fece incontro alcuni passi. Non si mise mai in testa il bonetto, mi abbracciò due volte, e quando io parlavo mi dava grande air, e mostrava saper quello che feci per S. M. Io credo averli parlato bene, e lui interpetrava e ridea d'allegrezza, e insieme mostrava compassione de' miei guai, e si commovea con decoro regio, sempre in piedi Sua Maestà ed io e tutti gli astanti. Mi disse: très bien venu etc. non li farò mancar cosa alcuna etc. lo ricevo in mia protezione. Stia allegro e sicuro. – S'è fatto il brevetto di quello mi dà, e non l'ho avuto nè so quanto. Per questo tardai di scrivere a V. S. Ill. L'altra volta l'avvisai come delle dobble, che mi donò il Buttiglieri 1) da parte del Re, mandai cento e cinque scudi in Roma a quelli che son. . . . . in Napoli miei parenti per falsa. . . però io non mandai a Monsignor Rossi. . . . Resto al suo comando. Mandai a Roma per la cassa. Verrà a Mons. Gastines in Marsiglia. V. S. Ill. pur li scriverà. Ci vengon per lei le medaglie e 'l . . . e 'l telescopio di Stigliola. Scrivo in fretta. Resto al suo comando.

Parigi, 9 di Marzo 1635.

Di V. S. Ill.

Serv. Obbligatis. e devotis.

T. Campanella.

 

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1) Claudio Buttiglier era soprantendente delle entrate regie – Hennautt, Abregé de l'Histoire de France, tom. 2, pag. 631.